Mara Galassi & Flora Papadopoulos
Quale personaggio storico meglio si lega all’arpa del re Davide, pastore, citareda e valoroso guerriero dei tempi biblici? Egli è costantemente raffigurato con un’arpa, spesso in posizione estatica, in comunicazione col divino grazie al potente strumento musicale che regge tra le mani.
Le arpe che gli ritroviamo in grembo nelle raffigurazioni pittoriche del periodo barocco sono di diversissime forme, dimensioni e fattezze, ma qualsiasi arpa egli suoni, sia essa grande o piccola, porta lo stesso potere simbolico e ha la medesima forza evocativa.
Questa pluralità di strumenti si ritrova di fatto anche nella realtà: a partire dalla seconda metà del Seicento più modelli di arpe, tutte con le proprie peculiarità sonore ed organologiche, sono in circolazione nelle corti del nord Europa. Sono strumenti molto diversi tra loro, eppure sono tutte arpe, e per i popoli germanici sono tutte ‘Davidsharfen’.
Abbiamo scelto di riunire in questo concerto arpe utilizzate in Europa durante il Seicento e il Settecento: l’arpa doppia italiana a tre ordini di corde, l’arpa gallese sempre a tre ordini, ed infine uno strumento particolarissimo di origini germaniche, la ‘Davidsharfe’ autoctona, quella che molto spesso è documentata nelle città e nelle corti tedesche nel Settecento.
È qui infatti che abbiamo scelto di ambientare il nostro programma musicale, che comprende musiche scritte per strumenti melodici od armonici da autori quali J. S. Bach, S. L. Weiss, e G. F. Haendel elaborando all’arpa musiche originariamente pensate per violino, tastiere o liuto: prassi per altro ampiamente utilizzata nel periodo barocco. A questi brani ne abbiamo accostato altri scritti espressamente per la ʻDavisharfeʻ dalla raccolta 'Musikalische Ruestkammer' pubblicata a Lipsia nel 1719, ed altri presi da un manoscritto da poco ritrovato in Polonia e risalente alla metà del Settecento ed appartenuto al monaco Pius Hanke.
Musiche dunque per ballare, dilettarsi e dilettare, per sanarsi e risanare… come Davide con la sua cetra.
E quando David prendeva la cetra lo spirito maligno si ritraeva
Mara Galassi Welsh triple Harp Eric Kleinmann 2010, Davidsharfe Dario Pontiggia 2016
Flora Papadopoulos Arpa italiana a tre ordini Dario Pontiggia, 2011
Musiche di Bach, Haendel, Weiss
Mara Galassi
Nata a Milano, ha studiato arpa moderna sotto la guida di Luciana Chierici presso la Civica Scuola di Musica di Milano, diplomandosi presso il Conservatorio di Musica di Pesaro.
Ha seguito i corsi di perfezionamento a Londra con David Watkins ed a Zurigo con Emmy Huerlimann.
Ha ricoperto il ruolo di Prima Arpa presso il Teatro Massimo di Palermo dal 1980 al 1989.
Dal 1984 si é dedicata all’esecuzione sull’arpa doppia del repertorio rinascimentale e barocco, perfezionandosi al conservatorio di Rotterdam ed al Sarah Lawrence College di New York sotto la guida di Patrick O’Brien, vincitrice di borsa di studio “Fulbright”.
Ha seguito a Londra i corsi di musicologia di Michael Morrow ed é socio fondatore della Historical Harp Society.
Attualmente é docente di arpa barocca presso la Civica Scuola di Musica di Milano e presso la Esmuc di Barcellona.
Svolge attività concertistica come solista ed in collaborazione con i più prestigiosi gruppi di musica antica in Europa: Concerto Vocale (dir. R. Jacobs), Concerto Italiano (dir. R. Alessandrini), Mala Punica (dir. Pedro Memelsdorff), Akademie fuer alte Musik, Concerto Koeln, Concerto Soave (dir. J.M Aymes).
Ha partecipato alle produzioni di Orfeo, Ritorno di Ulisse in patria ed Incoronazione di Poppea al Teatro alla Scala di Milano (Dir.R.Alessandrini, regia B. Wilson).
Ha inciso per Tactus, Symphonia, Ricordi, Arcana, Erato, Harmonia Mundi, Opus 111 e per Glossa un programma di musica italiana dell’inizio del Seicento per arpa sola intitolato “Il viaggio di Lucrezia”, (premiato con “Choc de la Musique” e “Cannes Award”); “Les Harpes du Ciel”, una raccolta di duetti per due arpe a crochet della fine del ‘700, e “ A Microcosm Concerto” con musiche di G.F. Haendel. Per Harmonia Mundi, con la “Freiburger Barockorchester”, ha inoltre inciso il concerto per arpa e flauto di W. A. Mozart.
In collaborazione con Deda Cristina Colonna, danzatrice, attrice e regista, ha ideato lo spettacolo “Voluptas Dolendi. I gesti del Caravaggio”, attualmente disponibile in versione filmica (Art Film, Fondazione Marco Fodella, 2010).
Flora Papadopoulos
Nata in Grecia, Flora Papadopoulos vive da molti anni in Italia, e attualmente a Milano.
Si è diplomata in arpa moderna presso il Conservatorio di Parma con Emanuela Degli Esposti. In seguito, grazie a una borsa di studio della Fondazione Marco Fodella ha studiato l’arpa barocca presso la Scuola Civica di Milano e sotto la guida di Mara Galassi, diplomandosi con il massimo dei voti.
Si é laureata con lode in Conservazione dei beni Culturali all’Università di Parma e ha conseguito un Master in Musicologia a pieni voti presso l’Università Sorbonne IV di Parigi.
La sua attività concertistica comprende progetti sia solistici che cameristici e orchestrali. Collabora con orchestre e ensemble europei specializzati nell’interpretazione della musica antica, e ha lavorato tra gli altri con Maestri quali R. Alessandrini, J.Ch. Spinosi, L.G. Alarcon, F. Guglielmo, A. De Marchi, Th. Hengelbrock, M. Mencoboni, esibendosi in prestigiose sale e teatri quali Opéra Garnier di Parigi, Opéra di Versailles, Theater An der Wien di Vienna, Megaron di Atene, e molte altre.
Con Lathika Vithanage e Noelia Reverte Reche ha fondato l’ensemble “Il Caleidoscopio”, specializzato nel repertorio seicentesco italiano e inglese, col quale ha inciso un disco intorno agli Harp Consorts di William Lawes (Brilliant Classics 2016).
E membro dell’ensemble ‘Laboratorio 600’ fondato da Franco Pavan e con Pino de Vittorio, impegnato nella riscoperta della tradizione musicale antica di tradizione scritta e orale del sud Italia.
Insegna al corso di base di arpa moderna presso la Scuola Civica “Claudio Abbado” di Milano.